martedì 5 gennaio 2010

Bici da invasione


Negli ultimi tempi si parla molto di bike sharing, anche se la rivoluzione della bicicletta condivisa è più annunciata che praticata. Ma è poi veramente questa la mossa giusta? L’esperimento è stato tentato più volte e finora non è mai decollato. Una proposta alternativa è stata lanciata da Pedro Kanof, esperto di informatica e consulente della Banca Mondiale, che invita a fare un salto passando dall’uso omeopatica delle bici a un’invasione di massa dei centri in modo da imporre con la presenza fisica delle due ruote un ritmo diverso alla circolazione. Kanov, che ha anche brevettato sistemi anti furto e anti pioggia per estendere l’uso delle due ruote, fa un calcolo molto semplice. Si è parlato molto dell’esperimento di Parigi che ha messo in pista 20 mila bici condivise, ma in molti paesi industrializzati la quantità di bici esistente è una per ogni tre abitanti e in Italia ancora di più: ci sono 30 milioni di biciclette. Il problema non è farne spuntare fuori altre ma permettere a quelli esistenti di venire utilizzate creando spazi di circolazione e parcheggi più sicuri. E’ una buona base di discussione.

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