domenica 22 marzo 2009

La fiera per chi vuole consumare meglio.


Fa la cosa giusta, la fiera del consumo critico e degli stili di vita sostenibili diventa "grande" e, nel suo sesto anno di vita, trasloca a FieraMilanocity. Una scelta dovuta, visto il gran numero di espositori (circa 500) e di pubblico, uniti dallo slogan consumare meglio consumare meno. Un'idea quanto mai attuale, in tempi come questi. Sarà per questo che gli stand che riscuotono maggior successo sono quelli sulle energie rinnovabili, sul risparmio energetico e sul viaggiare leggero (per le tasche e per l'ambiente).

Uno di questi, per esempio, è roadsharing, una sorta di evoluzione del carsharing. Funziona via internet (www.roadsharing.com) e mette in contatto chi offre e chi cerca passaggi auto, si tratti di pendolari o di turisti.
E, se invece si preferisce la bici, mezzo verde per eccellenza, si può provare la bicicletta pieghevole Brompton, che si chiude nella sua apposita borsa e si può portare sui mezzi pubblici (www.brompton.it).

La sezione dedicata alle energie rinnovabili e al risparmio energetico cerca di ripensare la casa: il solare termico per la produzione di acqua calda e l'integrazione del riscaldamento, i pannelli fotovoltaici per l'energia elettrica, il riscaldamento con impianti a biomassa, i sistemi di recupero e reimpiego di acqua piovana, gli impianti di coibentazione, per non fare disperdere il calore.

U
na sezione particolarmente ampia, visto che la casa è al centro dell'edizione di quest'anno, dal sottotitolo Fa la Casa giusta.

Ma Fa la cosa giusta si occupa anche (e tanto) di tutela dell'ambiente. E così assieme alle grandi trasformazioni trovano posto anche i gesti quotidiani che le persone possono compiere per un safe word: dai pannolini riciclabili ai detersivi alla spina, dal filtro per l'acqua del rubinetto alla palla magica, da utilizzare in lavatrice, in modo da ridurre del 50% i consumi di detersivo.

In questa direzione si muove anche Zoes (www.zoes.it), il social network del consumo sostenibile sponsorizzato da Banca Etica.
Nel Facebook del consumo responsabile gli iscritti possono consultarsi e consigliarsi su spese biologiche, cercare i gas e le iniziative equosolidali della propria zona, postare domande e suggerimenti sui materiali da usare per ristrutturare casa.
Eppoi, finalmente, il cibo. Da riscoprire nella sua versione bio e da cercare direttamente dai produttori, in modo da ridurre l'inquinamento da carburanti e da abbattere i costi che impone la grande distribuzione, per una cucina a chilometri zero.

sole24ore

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