domenica 22 marzo 2009

Fiat, ecco il MultiAir.


Fiat Powertrain Techonologies, la divisione motori del gruppo, ha presentato una novità di grande rilevanza: la tecnologia MultiAir, una tecnica di gestione dell'apertura delle valvole che consente di abbinare maggiori prestazioni (rispetto a un motore convenzionale la potenza aumenta del 10%, la coppia del 15%) a un deciso taglio della CO2 (dal 10 al 25%) e delle altre emissioni inquinanti (-40% idrocarburi incombusti e ossido di carbonio, -60% gli ossidi di azoto).
«Con in più – spiega il Ceo Alfredo Altavilla – altri tre vantaggi: il sistema può essere implementato su motori già esistenti; è adatto alle piccole cilindrate; può essere utilizzato, e lo faremo presto, anche con i diesel».

Il MultiAir ha comportato un investimento di 100 milioni e vedrà la prima applicazione sul motore 1,4 quattro cilindri prodotto a Termoli che debutterà entro l'anno sull'Alfa MiTo. Seguirà una famiglia di bicilindrici da 900 cc, in grado di scendere fino a 80 g/km di emissioni di CO2, realizzati in Polonia.
I motori MultiAir potranno essere venduti, e la tecnologia ceduta su licenza, anche ad altri costruttori: l'anno scorso le vendite a terzi hanno rappresentato il 26% del fatturato complessivo di Fpt. La tecnologia MultiAir, e più in generale l'ottimizzazione dei motori a benzina, è la risposta Fiat alla necessità di ridurre consumi ed emissioni; Torino studia un motore ibrido basato sul futuro bicilindrico, ma «lo sviluppo è ancora nella fase iniziale».

Chi è vicino al lancio di una vettura ecologica è Pininfarina, che con il gruppo francese Bolloré ha confermato a Ginevra che tra meno di un anno la Bluecar elettrica con 250 km di autonomia sarà in circolazione in sei Paesi Europei (tra cui l'Italia) con la formula dell'affitto – 330 euro al mese – a servizio completo con assistenza 24 ore su 24. Aprendo le prenotazioni proprio a Ginevra, Bollorè si è detto «interessato, se necessario» ad aumentare la propria quota azionaria nel gruppo di Cambiano.

La Bluecar sarà prodotta da Pininfarina nell'area torinese con una cadenza prevista di 10mila unità nel 2010, 20mila nel 2011 e 30mila l'anno successivo.


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