giovedì 5 marzo 2009

Avvocati? Tutti in Spagna, dove non serve l'esame.



Sempre più laureati in giurisprudenza guardano all'estero per diventare avvocati. La scorciatoia spagnola per ottenere l'abilitazione professionale piace sempre più ai neo laureati italiani: le richieste di riconoscimento della laurea presentate all'ambasciata spagnola a Roma sono passate da 337 nel 2007 a 594 nel 2008.

Proprio mentre il Consiglio Nazionale forense ha annunciato un controllo serrato per gli iscritti all'albo, al fine di riqualificare l'accesso alla professione e ridurre il numero degli iscritti (oltre 210 mila nel 2008 con un tasso di crescita di circa 10.00 nuovi avvocati ogni anno), fa riflettere la scelta dei giovani italiani che scelgono la via spagnola per dribblare l'esame di Stato.

Un'impennata dovuta in parte alle voci che si rincorrono soprattutto sul filo dei forum on line. Nel 2011, infatti, con molta probabilità anche la Spagna introdurrà l'esame di Stato simile al nostro per l'accesso all'albo degli avvocati e non basterà più ottenere il riconoscimento della laurea per esercitare la professione in tutti i paesi membri dell'Ue. E, forse, c'era da aspettarselo.
Ma, almeno per il momento, intraprendere la "via spagnola" sembra apparentemente semplice.

In Spagna, la laurea in giurisprudenza abilita già all'esercizio della professione senza biennio di pratica né esame di Stato e dà automaticamente diritto all'iscrizione al Collegio, che poi potrà essere omologata in Italia.

Dopo tre anni di patrocinio sotto tutela in uno studio legale italiano si diventa avvocati a tutti gli effetti, evitando il rischio di una bocciatura all'esame di Stato, affidata da sempre alle percentuali variabili delle commissioni esaminatrici diverse da Nord a Sud. Unico inconveniente: il superamento ci circa dieci esami nelle sedi delle Università spagnole che richiedono, in genere, una buona conoscenza della lingua.

Dall'ambasciata spagnola a Roma si affrettano a precisare che le procedure di omologazione richiedono l'unico pagamento di una tassa di 88,32 euro tramite bonifico bancario direttamente al Conto Corrente del Ministero spagnolo all'Istruzione e che il superamento degli esami integrativi in Spagna non è così semplice come sembra. Gli aspiranti "abogados" sono avvisati.

ilsole24ore
www.omologazionetitoli.it


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