Cultura dello stupro è un termine  usato per denotare una cultura nella quale lo stupro e altre forme di violenza  sessuale sono comuni, e in cui le prevalenti attitudini, norme, pratiche e  atteggiamenti dei media, normalizzano, giustificano, o incoraggiano lo stupro e  altre violenze sulle donne.
All'interno del paradigma, gli  atti di "innocuo" sessismo vengono comunemente usati per validare e  razionalizzare pratiche normative misogine; ad esempio, si può dire che le  barzellette sessiste promuovano la mancanza di rispetto per le donne e una  contestuale mancanza di rispetto per il loro benessere, che in ultima analisi  fanno sembrare accettabile il loro stupro e abuso. Esempi di comportamenti che  tipizzano la cultura dello stupro comprendono la colpevolizzazione della  vittima, la banalizzazione dello stupro carcerario e l'oggettificazione  sessuale.
Il termine è ampiamente usato  negli studi delle donne e nel femminismo.
In uno scritto del 1992 apparso  sul Journal of Social Issues intitolato "Una ridefinizione femminista di stupro  e assalto sessuale: fondamenta storiche e cambiamento", Patricia Donat e John  D'Emilio suggeriscono che il termine ha origine come "cultura solidale con lo  stupro" nel libro del 1975 di Susan Brownmiller, intitolato Contro la nostra  volontà; uomini, donne e stupro.
La cultura dello stupro è stata  descritta come dannosa per gli uomini oltre che per le donne. Alcuni scrittori  come Jackson Katz e Don McPherson, hanno detto che è intrinsecamente collegata  al ruolo di genere che limita l'auto-espressione degli uomini e causa loro danni  psicologici.
È stata collegata anche  all'omofobia. Ad esempio, Andrea Dworkin, in un discorso del 1983 disse: «Se  volete fare qualcosa contro l'omofobia, dovete fare qualcosa contro il fatto che  gli uomini stuprano e che il sesso forzato non è incidentale alla sessualità  maschile, ma è in pratica paradigmatico.»
I Centri antiviolenza, i Telefoni donna, le Case delle donne, oltre ad aiutare e assistere le donne che hanno subito violenza, hanno organizzato sia in Italia che in tutto il mondo, molte manifestazioni e inizitive a partire dagli anni '70 per porre fine alla cultura dello stupro basato sul potere del uomo sulla donna.
 
 



 










 
 ![Validate my RSS feed [Valid RSS]](valid-rss.png)





Nessun commento:
Posta un commento